Il progetto nasce dall’analisi dello scenario di riferimento, ovvero le aree nodali, punti di interscambio e ingresso alla città. L’obbiettivo è la rivalutazione e la bonifica della zona per migliorare anche l’interazione con l’utente. Il punto focale del progetto è l’interazione con la natura ed un approccio più ecologico e sostenibile da parte dell’utente.
Il progetto è quindi una fioriera che possa raccogliere acqua piovana e sfruttarla per nutrire la pianta, un arredo urbano a basso impatto ambientale.

Waterbench è costituito da una fioriera che si uniche ad un modulo seduta oppure ad un modulo portabiciclette. Tutti gli elementi sono moduli di 50 cm che vengono avvicinati in modo da creare varie combinazioni. La fioriera è studiata per limitare l'utilizzo e lo spreco dell'acqua e dell'energia che da essa deriva. Essa raccoglie l'acqua nei momenti di pioggia in un serbatoio ed usa un sistema di autoirrigazione. I moduli vengono agganciati dalla fiorier tramite l'utilizzo di viti. La fioriera sarà realizzata con un materiale riciclato così da rendere l'impatto ambientale ancora minore.

Il sistema di autoirrigazione fornisce acqua e nutrimento in modo dosato. L’acqua raccolta passa nel pozzo di riempimento; la grata evita l’entrata di sporco; l’acqua depositata sul fondo grazie al contenitore separatorio che permette alla terra di essere bagnata, viene assorbita; il substrato nutritivo bagnato rilascia sali minerali ed altre sostanze nutritive. Grazie a questa la pianta riceve sempre il giusto apporto nutritivo. Il foro di drenaggio evita che il serbatoio si riempi troppo e mantiene sempre uguale il livello dell’acqua.